Lentamente muore la Statale di Milano. Oppure no?

Breve cronaca di una libreria resistente e di un rettore che chiama la celere

Nell’ottobre 2011 la storica libreria universitaria “Cuem” chiude i battenti per debiti e falso in bilancio, lasciando la libreria “Cusl”, di cui sono noti i collegamenti con “Comunione e Liberazione” in sostanziale regime di monopolio dentro la sede di Festa del Perdono. Una situazione peraltro simile ad altre facoltà, come Scienze Politiche, dove la “Cuesp” ha chiuso più o meno nello stesso periodo.

UN DOCUMENTO POLITICO, TEORIA E PRATICA-Parte 3

ANALISI DI CONTESTO- Il nostro quartiere

Prepariamo i quartieri.

Da mesi, parlando con compagni attivi nei quartieri periferici di Milano, ci si ritrova fondamentalmente su un fatto, grave. L’attacco micidiale che in questi ultimi mesi, anni, il padronato italiano sta portando avanti contro i segmenti più indifesi della società si unisce, nelle sue drammatiche conseguenze, alla sempre più decisa scomparsa di reti di solidarietà collettiva, istituzionalizzate e non. Se, da un’analisi sommaria, si può dire che nelle varie fasi di recessione e attacco ai diritti sociali che si sono susseguite dal dopoguerra ad oggi la società nei suo anelli più deboli era in qualche modo “strutturalmente” e storicamente in grado di “difendersi”, ora pare non esserlo più per niente.

UN DOCUMENTO POLITICO, TEORIA E PRATICA-Parte 4

IL NOSTRO INTERVENTO NEI QUARTIERI- Cosa vogliamo fare

Il nostro intervento- S.Eusebio e la città, la città e S.Eusebio

Il nostro intervento si concentra nel quartiere S.Eusebio, perchè è quello in cui siamo cresciuti e in cui in parte viviamo, perchè è quello dove riconosciamo molte delle contraddizioni che in questa fase è indispensabile raccogliere in un’ottica di militanza rivoluzionaria.

UN DOCUMENTO POLITICO, TEORIA E PRATICA- Parte 2

ORGANIZZAZIONE: Lotte e autorganizzazione popolare

Vale la pena qui riprendere anche la polemica sull’organizzazione. Crediamo che sia una contraddizione in termini evocare, praticare un cambiamento che si vuole generale o almeno generalizzabile ed escludere ogni ipotesi di organizzazione. Chi si riconosce nelle classi subalterne, e si dota di un programma, di una piattaforma, di qualsivoglia struttura organica di idee, necessita organizzazione. Non solo per implementare tale “piattaforma”, ma soprattutto perchè è l’unica chance in suo possesso per modificare a suo favore i rapporti di produzione e le condizioni di vita impostegli.

UN DOCUMENTO POLITICO, TEORIA E PRATICA- Parte 1

ANALISI DI FASE- E noi?

In un momento in cui il reflusso politico di ogni tipo, militante, partecipativo, elettoralistico proprio della nostra epoca si colora di tutte quelle sfumature consolatorie, ingenue e momentanee che il richiamo elettorale porta sempre con sé, ci sembra il momento di riaffermare la nostra scelta, il come, il dove e il perchè.                  L’appuntamento con le urne è alle spalle, e per noi non c’è molto degno di nota. Soltanto, a conferma della nostra tesi, l’affermazione di un movimento “antisistema” a parole, nel vuoto lasciato da quei partitini della “sinistra” istituzionale che, rimasti fuori dal parlamento o dentro con percentuali ridicole, non conoscono autocritica, ma solo livorosa autoperpretrazione.

Cinisello menestrello: la nostra isola del tesoro è una casa per tutti!

Ancora una volta, dopo la contestazione ambientalista dello scorso anno, il popolo si riprende il carnevale e porta in piazza i suoi bisogni reali, gettando in faccia al potere cittadino una amara verità, in periodo di elezioni: la lotta per la dignità non conosce soste. Riportiamo qui di seguito una breve cronaca della giornata, inviataci dai compagni del “Movimento per la casa e il territorio”.

“La casa è un diritto”, “Niente più persone senza casa, niente più case senza persone”, questi gli striscioni che hanno aperto il nostro corteo, composto da bambini, giovani, adulti, Italiani, migranti. Ci siamo inseriti fra i carri del carnevale cittadino, dal tema “L’isola del tesoro” con la nostra idea di cosa possa essere, in questo momento, il “tesoro” di cui abbiamo bisogno: una casa per tutti. Decine di persone con tetti di cartone in testa, diffondendo volantini, hanno sfliato per piazza costa, spiegando al megafono le motivazioni della nostra partecipazione alla giornata.

Contro le strutture gerarchiche, per le comunità politiche (auto)organizzate

Pubblichiamo la riflessione di un compagno sulle ipotesi concrete di organizzazione libertaria nella crisi. A partire dall’esperienza della federazione nazionale di associazioni Brigate di Solidarietà Attiva.
 Da “A rivista anarchica” n 377 Febbraio 2013

Quale organizzazione per i militanti libertari?

E’ possibile rintracciare nell’interrogativo sull’opportunità o meno di organizzarsi e sulle modalità con cui farlo una costante della storia della pratica libertaria, oggi come nell’ottocento. Gravata dal peso di storiche, letali coltellate nella schiena, uno dei quesiti basilari della tradizione anarchica si ripresenta al militante di oggi come un nodo fondamentale da sciogliere per evitare di trincerarsi nella purezza e dare vita ad una pratica politica efficace che non perda l’orientamento libertario di fondo.

Anche gli studenti al corteo antifascista Sestese!

L’intervento degli studenti del “Collettivo Casiraghi” al corteo antifascista di oggi, dopo che l’anno nuovo si era aperto con lo sfregio della lapide dedicata proprio ai fratelli Casiraghi.

Sabato 5 gennaio 2013, a Sesto San Giovanni, la lapide di via Marconi che ricorda i Fratelli sestesi Giulio e Mario Casiraghi, caduti nella guerra di Liberazione, e la corona d’alloro posta alla sua base sono stati incendiati e danneggiati, sfregiati da un atto vandalico.

A Cinisello nessuno senza casa e nessuna casa vuota!

IL PROBLEMA CASA A CINISELLO BALSAMO: VERSO UN ASSEMBLEA PUBBLICA!

RIPORTIAMO UN BREVE RESOCONTO DELLA PRIMA ASSEMBLEA DIRITTO ALLA CASA.

–Problema abitativo: Si rilevato la presenza di circa 40 famiglie senza casa sul territorio di Cinisello Balsamo, 20 delle quali aderiscono alle attività proposte dall’unione inquilini.

Comunicato sull’atto vandalico a sfondo fascista del 5 gennaio 2013

Non possiamo rimanere indifferenti. Almeno questo, noi cittadini liberi grazie a loro, lo dobbiamo a Giulio e Mario Casiraghi, martiri della Resistenza. Nella città insignita con la medaglia d’oro alla Resistenza è inaccettabile che si verifichino atti vandalici a sfondo fascista, e che questi atti passino nel silenzio.